L'Abruzzo su Geo: "Con le ali ai piedi" nei luoghi di San Francesco e dell’Arcangelo Michele
Il 15 novembre, su Rai3, tra le 16,30 e le 17,30 in onda su Geo la dodicesima tappa del cammino “Con le ali ai piedi” da Sulmona a Pescocostanzo.
Rappresentato come guerriero con la spada San Michele psicopompo è l’accompagnatore delle anime nell’oltretomba ed è spesso presente nella tradizione pastorale come simbolo di coraggio e potenza contro il male, rappresentato nell’iconografia cristiana dal drago o Lucifero dal quale si separa rimanendo fedele a Dio. Il suo nome Mi-ka-El significa infatti “chi è come Dio?“
Nel 1216 San Francesco si recò al Santuario di Monte Sant’Angelo al Gargano fermandosi in preghiera e disegnando a terra un semplice TAU perchè in cuor suo non era degno di varcarne la soglia. Grande era infatti la sua devozione per San Michele come riportato anche da Tommaso da Celano nella sua “Vita seconda” : “Ripeteva spesso che si deve onorare in modo più solenne il beato Michele, perché ha il compito di presentare le anime a Dio”.
La prima tappa abruzzese delle 25 che coprono un percorso di circa 500 chilometri dal Lazio alla Puglia, sulle orme di San Francesco verso Monte Sant’Angelo è Villagrande di Tornimparte la cui chiesa parrocchiale, monumento nazionale, è dedicata a San Panfilo vescovo di Valva e Sulmona, edificata probabilmente intorno all’anno 1000. Negli anni 1490-94, Saturnino Gatti (1463 – 1518) pittore, scultore, figulo, definito come l’ultimo grande baluardo della Rinascenza artistica in Abruzzo. realizzò nell’abside di un ciclo di magnifici affreschi che comprende una rappresentazione del Paradiso mentre nell’ arco sovrastante l’ altare maggiore sono raffigurati i Profeti e la scena dell’Annunciazione. La cattura di Gesù nell’Orto dei Getsemani, la flagellazione, la morte in croce e la Resurrezione sono rappresentante attorno all’abside. Si impone fra tutte le immagini, e con tutta la sua forza espressiva, quella del Cristo Risorto, come pure di alto livello qualitativo è la figura di Dio Padre attorniato da un nugolo di cherubini.